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L’alchimia di pop e jazz

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AGI – Un concerto per pianoforte e voce, circondati da centinaia di candele accese a terra, nella meravigliosa scenografia offerta dalle Terme di Caracalla:  Fiorella Mannoia e Danilo Rea, hanno dato il via a “Luce”, uno spettacolo che andrà in tournée toccando diverse località italiane, dal 1 giugno al 2 settembre. Un concerto raffinatissimo, di cui Roma ha avuto il primo assaggio, con la cantante salita sul palcoscenico in abito da sera rosso, tacchi alti dopo poco sfilati per proseguire scalza e stare più comoda, accompagnata da Rea, pianista di indiscutibile talento che ha deliziato il pubblico  venti minuti prima dell’ingresso di Mannoia con un medley di successi cantautorali rivisti in chiave jazz.

In quasi due ore, gli artisti hanno creato un sodalizio straordinario, dando vita ad un live piano-voce che ha permesso a entrambi di esprimere tutto il proprio talento senza il supporto di altri strumenti musicali. Uno spettacolo che sarà una vera “chicca” per questa estate 2023. Un concerto intimo, che suggella l’incontro fra pop e jazz. “Conosco Danilo da oltre 30 anni – ha raccontato la cantante romana –  siamo amici, ci siamo incontrati sui palchi. Abbiamo deciso di unire la nostra alchimia visto che siamo da sempre in sintonia e da qui, è nata l’idea di questo spettacolo”.  

Perché si chiama “Luce”? “Sul palco ci sono le candele, il pianoforte e noi – ha spiegato ancora Mannoia – volevamo creare atmosfera con il minimo indispensabile e abbiamo pensato che togliendo tutto, le candele avrebbero sottolineato questa unicità“. “È un modo per dare un senso onirico a tutto – ha aggiunto Rea- attraverso l’essenzialità di voce e pianoforte. Ci sono generi musicali che hanno bisogno di tanti supporti. Ma una dimensione come la nostra, intima, non aveva bisogno di ulteriori abbellimenti”. Mannoia e Rea hanno interpretato  brani del loro repertorio e pezzi di natura cantautorale a cui sono affezionati.

”Per me –  ha detto Mannoia – una canzone del cuore è ‘Margherita’. Un testo che Cocciante non canta con nessuno. E che invece io ho avuto la fortuna di interpretare una volta con lui. E poi, io l’ho cantata agli inizi della mia carriera, partecipando ad una trasmissione con una gara, ed è partito tutto da li”.  E l’amore che Mannoia ha per questa canzone, è uscito tutto al momento dell’interpretazione: la prima parte l’ha cantata solo in voce, nel silenzio assoluto, per poi proseguire con il supporto del pianoforte.

Voce e  piano anche per “La donna cannone”, per un omaggio a Franco Battiato con “La Cura”, a Lucio Dalla con “Felicità”, a Lucio Battisti e la sua “E penso a te”, Paolo Conte con “Via con me”. E poi classici come “Sulo pè parlà”, “Besame mucho” e “Quizas Quizas”, “Messico e Nuvole”, fino a brani di grande successo per Mannoia come “Quello che le donne non dicono”, “Come si cambia”, “I dubbi dell’amore” e la bella interpretazione che la cantante dà di “Sally”, di Vasco Rossi. 
     

“Noi – ha detto ancora Mannoia – siamo la dimostrazione che il pop e il jazz si possono incontrare. Danilo non ha avuto nessuna spocchia contro il pop e viceversa”. La scaletta è aperta, “ qualche volta cambieremo – hanno spiegato gli artisti –  Non so, magari daremo vita a collaborazioni  man mano che andiamo in varie piazze. Se capita”. “Suoniamo  le canzoni della nostra vita – ha detto Rea – Ogni volta che lo abbiamo fatto siamo entrati in una atmosfera magica,  ricca di emozione, forse perché sappiamo che ogni concerto sarà diverso dall’altro”.

In chiusura della data di Roma c’è spazio anche per “Che sia benedetta”, brano sanremese cantato da Mannoia, scritto dalla cantautrice Amara che è salita sul palco delle terme di Caracalla per interpretarlo insieme. E a proposito di Sanremo, alla domanda di una nuova partecipazione al Festival, Mannoia non si tira indietro ma chiarisce che al momento non ci pensa: “Non è ora nei miei progetti, se viene fuori una bella canzone, quella giusta, allora vediamo”.  

Un nuovo programma Tv? “ Idee ne abbiamo tante, sono disponibile a farne altri certo, se mi lasciano la libertà che abbiamo avuto nel chiamare chi volevo e sui temi che volevo trattare. Allora, in quel caso perché no?”. Spazio anche alle iniziative a tema sociale come “Una, Nessuna, Centomila”:  “Stiamo pensando di tornare a fare qualcosa. Mi sembra evidente che ce ne è bisogno”, ha detto Fiorella Mannoia, “Non vogliamo che quella manifestazione resti un evento sporadico – ha aggiunto la cantante – abbiamo idee e progetti in proposito. Ci saranno novità”.

E sul concerto per l’Emilia Romagna la risposta non lascia spazio a repliche: “Era doveroso farlo. Non potevamo abbandonare i nostri connazionali che hanno subito. Ricordo che con l’iniziativa ‘Una, Nessuna e Centomila a Campo Volo, abbiamo raccolto più di due milioni di euro. Quindi si fa. Sarà una goccia nel mare ma non si può non fare”, ha concluso la cantante.

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