Erano iniziati il 16 marzo di quest’anno i lavori di demolizione dello Stadio Silvio Appiani di Padova.
Innumerevoli furono le proteste da parte di molti cittadini affezionati, e altrettante le rivolte degli ultrà biancoscudati.
A inizio lavori, la prima a cadere è stata una parte della tribuna est.
I lavori si sono fermati a causa del rinvenimento di tracce di amianto.
Poi il nulla, nessuna ulteriore spiegazione, nessun rendiconto. Lavori fermi e sorte dello stadio lasciate apparentemente al caso.
Oggi dal nulla, con un preavviso che risuona quasi più come un’incombenza, sono pronte le ruspe, pronte a radere al suolo uno Stadio che ha fatto la Storia della città. Pronte a radere al suolo la memoria.