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Bomba d’acqua sulla Sardegna, nel cimitero di Thiesi spostate colonne con i loculi

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AGI – Scuole chiuse oggi a Thiesi e Bonnanaro, i comuni più colpiti ieri sera dal nubifragio che si è abbattuto nel Sassarese. In meno di mezz’ora sono caduti oltre 40 millimetri d’acqua. “Una bomba d’acqua di una forza mai vista prima”, dice il sindaco di Thiesi, Gianfranco Soletta, la cui amministrazione ieri notte ha deliberato d’urgenza lo stato di calamità naturale, “peggiore di quella accaduta qualche anno fa. Oggi, viste le poco rassicuranti previsioni meteorologiche, abbiamo dovuto tenere chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado d’accordo con i colleghi sindaci dei comuni limitrofi”.

#Sardegna – Bomba d’acqua a #Thiesi, dichiarato lo stato di calamità naturale: «Scenario terrificante» https://t.co/sEgbM6f2Z3

— L’Unione Sarda (@UnioneSarda)
May 31, 2023

Il sopralluogo di stamane consentirà una prima stima dei danni. “Acqua e fango hanno creato danni innumerevoli”, riferisce il primo cittadino di Thiesi. “Sono state coinvolte diverse abitazioni, si è interrotta in molti punti la viabilità urbana, extraurbana e rurale per smottamenti, si è allagato il cimitero spostando letteralmente alcune colonne di loculi. Anche questa volta lo scenario che si presentava agli occhi delle persone era terrificante aggravato dal mare di fango che l’acqua si è portato dietro”. Immagini e video postati sui social dai cittadini mostravano strade trasformate in fiumi.

#Sardegna – Bomba d’acqua nell’isola, allagato il cimitero di #Thiesi: crollano le tombe https://t.co/8Ym0e1JcqH

— L’Unione Sarda (@UnioneSarda)
May 31, 2023

“L’acqua mista al fango è entrata nelle case nella zona della 167 de sos Padres”, riassume il sindaco di Thiesi. “Un danno enorme per quelle famiglie che purtroppo non potranno recuperare gran parte dell’arredamento, dei suppellettili e degli elettrodomestici irrimediabilmente impregnati di fango. Per questo motivo l’ecocentro sarà aperto eccezionalmente dalle ore 9 del mattino e saranno a disposizione due mezzi per la raccolta degli ingombranti”.

“Ci auguriamo che le strutture regionali stiano intervenendo con la dovuta attenzione”, auspica il presidente di Confagricoltura Sardegna, Paolo Mele, “e che da oggi le tante aziende agricole colpite non siano abbandonate al proprio destino. Chiediamo al presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, che sia convocato subito un tavolo di lavoro permanente e capace di affrontare questa emergenza climatica”.

“Un team che, oltre alle organizzazioni agricole, coinvolga tutti gli enti preposti e i migliori esperti in tematiche ambientali, idrauliche e geologiche. Un gabinetto con cui mettere in campo le necessarie contromisure per assicurare le produzioni agroalimentari nella nostra Isola. Il tempo non gioca a nostro favore ecco perché questo tavolo deve essere convocato il prima possibile”.

Redazione

Autore Redazione