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Un Vangelo di Antonio Del Donno presente ad ArtePadova

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Un Vangelo di Antonio Del Donno presente ad ArtePadova

Torna quest’anno “ArtePadova”, tra le più longeve manifestazioni nel mondo dell’arte in Italia, che si svolgerà dal 10 al 13 novembre nei padiglioni di Padova Fiere.

Insieme alle 15.000 opere d’arte esposte da circa 140 galleristi nella manifestazione di quest’anno, sarà presente anche uno dei “Vangeli” di Antonio Del Donno, le famose tavole di legno recuperate, incollate e con cerniere in ferro, che riportano con caratteri stampati a fuoco versetti del Vangelo di forte simbologia ammonitrice.

Tra le opere del maestro beneventano più ricercate e presenti nelle collezioni delle maggiori istituzioni religiose e civili, il “Vangelo” verrà esposto da “HR Docks Gallery”, la galleria d’arte di Torino che nasce dalla collaborazione tra “Hipponion Art Gallery” e “Res Publica Democratic Art”, due gallerie che operano da oltre 15 anni nel mondo dell’arte moderna e contemporanea.

L’opera di Antonio Del Donno sarà messa in mostra dalla HR Docks Gallery insieme alle opere di Alighiero Boetti, Agostino Bonalumi, Hans Hartung e Salvo, artisti di altissima levatura e conosciuti da pubblico e critica per i loro splendidi lavori.

E sicuramente non sfigurerà il Vangelo di Antonio Del Donno accanto ad artisti così apprezzati, sia per la qualità artistica dell’opera che per i significati che può suscitare, soprattutto di carattere etico e spirituale. E quale migliore luogo della città di Padova, la città del “Santo”, permeata di spiritualità, per esporre un Vangelo del maestro beneventano?

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Christmas at the Castle a Rocca d’Evandro: il maniero prende vita tra cultura e spettacolo

Delli Colli – Fusco

Il Sindaco del Comune di Rocca d’Evandro, Emilia Delli Colli, in conferenza stampa con gli Amministratori annunciano l’apertura del Castello di Rocca d’Evandro (CE), splendido maniero risalente al X secolo, situato su un ameno colle ai piedi del monte Camino, dove da una parte, ritroviamo la vallata del Garigliano tra i monti Aurunci, dall’altra il possente monte Cairo e le Mainarde.

Appuntamento al 18 novembre ore 15:00 per il taglio del nastro dell’apertura del Castello, che darà il via alla prima rassegna dal titolo “Christmas at the Castle” affidata alla direzione artistica di Armando Fusco, che ne ha illustrato il ricco programma di eventi.

“Dopo tanti anni pensare di aprire il Castello, restituendolo alla mia comunità, è la notizia più bella che mai avrei immaginato di poter dare ai miei concittadini, e soprattutto in tempi così rapidi”

– dichiara il Sindaco Delli Colli, con la voce rotta d’emozione.

“L’intento è quello di dare il via ad un programma ampio e duraturo, che offra al territorio, alla mia comunità, a quella montana, di cui facciamo parte integrante, un luogo dove fare cultura, arte, dove educare alla bellezza, all’eccellenza, con rassegne di teatro, cinema e danza, mostre di arte visiva. Uno spazio dove dar vita ad una vera e propria factory, una fucina di talenti da formare e sostenere”.  Mi auguro quindi che questa “visione” possa diventare presto e nel tempo, un punto di riferimento culturale dell’alto casertano e del Lazio meridionale”.

Il cartellone aprirà sulle note eseguite dal vivo dal Maestro Marco Falagiani autore insieme a Giancarlo Bigazzi della colonna sonora del film Mediterraneo, premio Oscar, e vincitore del globo d’oro quale miglior musica. Musicista autore compositore arrangiatore e produttore artistico, Falagiani partecipa a ben quattordici Festival di Sanremo, segnando quattro vittorie, un Globo d’oro, una nomination al David di Donatello, più di venti album come arrangiatore autore e compositore; oltre cento jingles pubblicitari, più di dieci milioni di dischi venduti in tutto il mondo. Ha scritto per: Mia Martini, Aleandro Baldi, (che sarà anch’egli ospite a Castello durante la rassegna) Laura Pausini, Jennifer Lopez & Marc Anthony, Il Divo, Gianni Morandi, Anna Oxa, Stadio, Marco Masini. Il maestro, per l’occasione, sarà affiancato dalla magnetica voce di Valentina Galasso – dichiara Fusco.

Confermata la presenza di Linda Valori indiscutibilmente una delle cantanti Soul/Blues di punta del panorama europeo odierno. Numerosissimi gli ingaggi televisivi in RAI e teatrali. La Valori sarà presente nella rassegna Christmas at the Castle sia in terzetto, con uno spettacolo dal titolo Mothersland – tra radici ed evoluzioni che, insieme al coro gospel Soounds Cool, formato da oltre venti elementi.

Dal terzo weekend di novembre, quindi, e fino al 6 gennaio 2024 oltre alla musica, il Castello accoglierà gli incontri d’autore con personaggi del cinema, del teatro e della televisione, come Salvatore Misticone, noto al grande pubblico nel ruolo del signor Scapece in “Benvenuti al sud”, e Ciro Esposito, nella rassegna dal titolo Riflettori, curati dal giornalista, direttore del quotidiano La Gazzetta dello Spettacolo, Francesco Russo.

Due speciali eventi sono calendarizzati al 25 e 26 novembre: il primo, nella giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, dal titolo Al Tramonto delle mie Notti Bianche. Il giorno seguente si celebrerà la donna con uno dei concorsi più ambiti a livello internazionale: Miss Mondo, partiranno proprio da Rocca D’Evandro le selezioni campane per il prestigioso concorso di bellezza. Madrina dell’evento, la soubrette, modella ed attrice Pamela Prati, nota al grande pubblico nel ruolo di primadonna in diversi spettacoli teatrali e televisivi della compagnia del Bagaglino. Attualmente impegnata nel talent televisivo “Tale e Quale Show” con Carlo Conti.

Grande attesa per l’arrivo, dagli Stati Uniti d’America, di Victory Brinker, l’attrice e cantante classica di soli 11 anni, riconosciuta a livello internazionale, e meglio conosciuta come finalista di America’s Got Talent e prima vincitrice del Group Golden Buzzer. Victory è anche la più giovane cantante d’opera (Guinness World Record). La giovanissima artista canta in 8 lingue. Duetterà con il tenore marchigiano David Mazzoni accompagnati dall’orchestra Domenico Scarlatti diretta da Pasquale Menchise

Presente alla conferenza stampa, Gennaro De Crescenzo, cantante napoletano nato e cresciuto in una famiglia di artisti: il padre Luigi, in arte Gino Deck; il maestro Vincenzo, suo zio, autore di grandi canzoni e sceneggiate, tra cui ”Luna Rossa”; Eduardo di “Ancora”, “Vola”, “ed Eddy Napoli”. Gennaro De Crescenzo, consapevole di essere erede e testimone di un patrimonio così prezioso, si esibirà in Musica per Napoli, un viaggio dalle mille sfumature che racconta quello che non si vede, che sfugge e ci circonda. Gennaro canta l’amore e traccia un perfetto connubio tra tradizione e rinnovamento.

Il teatro interno ospiterà una rassegna teatrale curata dalla compagnia Il Demiurgo, che vedrà la messa in scena di Charlie Chaplin, in uno spettacolo ambizioso e originale che racconta la storia di uno dei cineasti più straordinari, influenti e completi della storia. Un genio interpretato dal poliedrico e versatile Mario Autore, autore, regista, e compositore. Nel 2020 la sua popolarità esplode con il ruolo di Eduardo ne I fratelli De Filippo, diretto da Sergio Rubini, che gli vale la nomination ai Nastri d’argento. M. Autore sarà in scena con Franco Nappi e Chiara Vitiello. Seguiranno le pièce de: la Locandiera di Goldoni, Il Fantasma di Canterville di Oscar Wilde e la Bisbetica Domata di W. Shakespeare. Dall’8 dicembre sarà la volta di Fabio Brescia con lo spettacolo Perle Rare. L’eclettico Brescia ultimamente lo abbiamo visto al cinema al fianco di Michele Placido ne “L’ombra di Caravaggio”, in televisione è il killer della fortunata serie Blackout su Rai1. Ha scritto cinque romanzi ed è in procinto di pubblicare il sesto.

Al 16 dicembre avremo il Captivo di Gianfranco Gallo, uno spettacolo di teatro canzone, un quadro espressionista, costituito da personaggi teatrali e cinematografici legati dalla loro peculiarità di essere costantemente border line, sulla linea di confine tra Bene e Male. Una sequenza sorprendente, originale, innovativa. La recitazione, l’interpretazione capovolgono le carte sul tavolo, si fa parlare Viviani come se fosse diretto da Kubrick e si riveste la violenza di genere di finto amore, fino ad una tirata della Commedia dell’arte. Voci che cambiano, intenzioni inaspettate, personaggi capovolti. Sul palco con Gianfranco Gallo, ci sarà il chitarrista solista jazz Antonio Maiello, ed il polistrumentista Michele Visconte.

Sempre a dicembre (21 e 22) andrà in scena “Femmene” per la Regia di Niko Mucci con Nunzia Schiano e Myriam Lattanzio. Nunzia Schiano racconta le “femmene” e Myriam Lattanzio le canta; entrambe parlano di quelle verità del sud del mondo, di quelle creature che si alzano la mattina per fungere a qualcuno: marito, figli, genitori anziani da accudire, fratelli e sorelle più piccoli. Quelle donne nascoste dietro l’angolo della miseria mentale che le relega e poi abbrutisce.

Ma soprattutto Christmas at the Castle, è pensato e dedicato ai bambini e agli “eterni bambini”, con lo spettacolo – tributo a Cristina D’Avena dell’artista Tiziana Cerza in arte TYLY e con elfi, gnomi e folletti i visitatori saranno condotti per sentieri di fiabe e attraverso camini magici all’affascinante Regno di Babbo Natale.

Lo spazio dedicato alle esposizioni di Arte Visiva aprirà con le mostre di: Ettore Marinelli, scultore della storica Pontificia Fonderia Marinelli, dell’artista Damiano Errico, del direttore della fotografia Ugo Lo Pinto, della pittrice monzese Maria Franca Bartesaghi e dello scultore torinese Francesco Marinaro. Ad un anno esatto, della scomparsa del couturierdi fama mondiale Renato Balestra, saranno esposti i disegni della mostra antologica Celeblueation.

La musica ed il canto una necessità espressiva, autoanalisi e catarsi. “Sognatrice” è come ama definirsi la cantautrice Jen V Blossom che sarà la “frontwoman” con la sua resident band al Castello, nelle vesti d’interprete, col suo “Jens Groove”, un progetto che viaggia in parallelo a quello principale inedito, dove la si vede “raccontare”, brano dopo brano, la storia della Musica nel XXI sec.

Il programma completo, verrà pubblicato sul sito ufficiale www.castelloroccadevandro.it.

Il Sindaco conclude il suo intervento comunicando che per i cittadini di Rocca d’Evandro (CE) l’ingresso alla rassegna al Castello sarà totalmente gratuito.

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Cultura

“Il commissario Mascherpa” protagonista del Lucca Comics

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AGI –  Anche quest’anno fra i protagonisti di Lucca Comics & Games ci sarà anche il commissario Mascherpa, con Fuoco di Natale, sesto volume della fortunata graphic novel edita da Polizia moderna, rivista ufficiale della Polizia di Stato, con la sceneggiatura di Luca Scornaienchi, direttore artistico del Museo del Fumetto di Cosenza, e i disegni di Daniele Bigliardo, uno dei maestri del fumetto italiano e della scuderia Bonelli.

A raccontare all’AGI com’è nato il progetto del commissario Mascherpa è la direttrice di Polizia Moderna, Annalisa Bucchieri. “Alla ricerca di nuove e più agili forme di comunicazione in grado di avvicinare i ragazzi al valore e al rispetto delle regole attraverso la cultura della legalità, la direzione di Poliziamoderna, mensile ufficiale della Polizia di Stato, incontrò all’edizione di “Mc Mafia 2015”, Luca Scornaienchi con un trascorso di graphic novel realistiche e di impegno antimafia” spiega “da quell’incontro nacque una stretta collaborazione che portò all’individuazione della cittadina di Diamante, sulla costa tirrenica della Calabria, quale possibile ambientazione paesaggistica e sociale di un plot narrativo che raccontasse, attraverso strisce a fumetti da pubblicare su Poliziamoderna, il lavoro investigativo che la Polizia di Stato svolge quotidianamente in un territorio difficile come quello calabrese. Il successo riscosso dalla prima storia, dal titolo La Rosa d’Argento, ha spinto Poliziamoderna e lo sceneggiatore Luca Scornaienchi a rilanciare il progetto editoriale del Commissario Mascherpa affidandosi, per la realizzazione grafica dei volumi all’editore Bonelli“.

Come da tradizione consolidata da cinque anni a questa parte e, grazie alla collaborazione della Questura di Lucca, il nuovo volume del poliziotto calabrese verrà presentato in occasione dell’inaugurazione della rassegna, domani 1 novembre, anche attraverso un gioco di ruolo ispirato alle indagini del commissario Mascherpa. Il lancio avverrà alle ore 12.00 alla presenza del questore di Lucca, Dario Sallustio, presso il corner di Poliziamoderna.

L'”area game” di Mascherpa e il corner di Polizia moderna rimarranno attivi per tutta la durata della fiera per far giocare i visitatori e promuovere oltre all’ultimo volume, anche gli altri libri della serie. Gli introiti delle vendite saranno devoluti al Piano Marco Valerio per il sostegno delle cure per le malattie pediatriche croniche e degenerative dei figli degli appartenenti alla Polizia di Stato. 

I visitatori che intendono prendere parte al gioco interattivo potranno recarsi allo stand dove sarà parcheggiata la Lamborghini della Stradale e, insieme a un commissario Mascherpa in carne e ossa che li accoglierà nel suo ufficio, indossare i panni degli investigatori avvalendosi della collaborazione dei veri esperti della Polizia di Stato.

Sulla scena del crimine, insieme alla Scientifica, si procederà ai rilievi repertando impronte, bossoli e tutte le tracce lasciate dall’assassino/a. Successivamente, sempre indirizzati dagli operatori della polizia scientifica, si passerà al riconoscimento facciale attraverso un’immagine recuperata da una telecamera di sicurezza e si vedrà come lavorano i tecnici della Balistica per risalire dai bossoli all’arma che ha sparato.

Nel corso dell’indagine la Postale spiegherà poi ai giocatori come funziona l’analisi delle celle telefoniche spesso determinante per stabilire l’ora e il luogo di un delitto e come recuperare i dati da un cellulare distrutto. Per inchiodare il colpevole un fondamentale aiuto investigativo verrà dato dall’elicottero del Reparto Volo, dai bellissimi cani poliziotto del Reparto cinofilo e dagli operatori della Stradale. Alla fine delle indagini il nostro commissario dopo aver fatto il punto della situazione, tra interrogatori, sospettati e indizi svianti, inviterà i partecipanti a risolvere il caso. Al giocatore che per primo scoprirà il colpevole andrà un premio.

L’“area game” di Mascherpa e il corner di Poliziamoderna rimarranno attivi per tutta la durata della fiera per far giocare i visitatori e promuovere oltre all’ultimo volume, anche gli altri libri della serie: La rosa d’argento, Mare nero, Banditi, Onorata Sanità e Il ritorno dello Scorpione. Gli introiti delle vendite saranno devoluti al Piano Marco Valerio per il sostegno delle cure per le malattie pediatriche croniche e degenerative dei figli degli appartenenti alla Polizia di Stato.

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Cultura

Trenta anni fa la morte di Fellini. Mattarella: “Icona indelebile”

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AGI – “Il nome di Federico Fellini evoca un’idea innovativa della cinematografia italiana, frutto del suo genio artistico che rappresenta un caposaldo del panorama culturale del Novecento. Il regista seppe coniugare realtà e immaginazione, quotidiano e inclinazioni oniriche, canoni sociali e crisi dei valori, realizzando trame uniche per singolarità di sceneggiatura, adattamento e ambientazione”. Cos il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un dichiarazione rilasciata nel 30mo anniversario della morte di Federico Fellini.

La sua fama, impressa nella storia del cinema, è testimoniata dai prestigiosi premi di cui i suoi film sono stati insigniti e dal conferimento dell’Oscar alla carriera nel 1993″, ricorda il capo dello Stato.

“Il contributo di Fellini all’arte e alla cultura, con le sue immagini, i disegni, gli scritti, è un patrimonio di originalità che è fonte di ispirazione, studio e insegnamento a livello mondiale – sottolinea -. Le sue pellicole e i suoi dialoghi, fruibili da un pubblico che attraversa più generazioni, hanno travalicato l’ambito della cinematografia stessa, sfociando nel lessico di settore e contagiando il lessico corrente dove sono stati coniati termini che rievocano titoli ed episodi della filmografia ‘felliniana’.

L’Italia gli è grata per le sue idee e la sua infinita creatività e rende omaggio alla indelebile icona artistica che Federico Fellini, accanto alla consorte, Giulietta Masina, coprotagonista nella vita e nel percorso artistico, continuerà a rappresentare nell’immagine del cinema italiano nel mondo”.

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Cultura

Il Boss torna in Italia

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AGI – Bruce Springsteen tornerà in Italia nel 2024 con due date allo stadio San Siro nell’ambito di un nuovo tour estivo in Europa. Accompagnato dalla E Street Band, il Boss si esibirà a Milano il primo e il 3 giugno, ha riferito Rolling Stone. I concerti saranno organizzati da Barley Arts (che porta tradizionalmente Springsteen in Italia) e Live Nation.

I biglietti sanno disponibili in anteprima esclusiva tramite prevendita My Live Nation dalle ore 11 di venerdì 3 novembre. La vendita generale inizierà dalle ore 12 di lunedì 6 novembre.

La nuova tournèe partirà il 5 maggio a Cardiff, in Galles, e proseguirà in Irlanda del Nord, Irlanda, Inghilterra, Francia, Repubblica Ceca, Italia, Spagna, Paesi Bassi, Belgio, Germania,
Danimarca, Finlandia, Svezia e Norvegia, prima di concludere nel Regno Unito con una data al Wembley Stadium di Londra il 25 luglio. I biglietti saranno in vendita a partire da Odense, in Danimarca, il 2 novembre.

Il tour europeo del 2023 di Springsteen and The E Street Band ha venduto oltre 1,6 milioni di biglietti. 

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Cultura

Palazzo Reale di Milano ospita “Goya. La ribellione della ragione”

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AGI – Palazzo Reale di Milano dedica al genio spagnolo una grande mostra che racconta, attraverso dipinti, incisioni e matrici in rame, il mondo di Francisco Goya, la sua esperienza della Storia, la sua attitudine di artista, il suo pensiero e i suoi ideali, proponendo al visitatore le opere che meglio descrivono l’evoluzione artistica.

Attraverso una settantina di opere, “Goya. La ribellione della ragione” propone al visitatore i dipinti del Maestro esposti in confronto con alcune delle più importanti incisioni che resero il pittore spagnolo maestro assoluto di quest’arte. Per la prima volta si potranno ammirare le lastre di rame post restauro, nei loro originari dettagli ritornati alla luce e a confronto diretto con le stampe. 

Pittore della monarchia spagnola, artista colto e accademico, Francisco Josè de Goya y Lucientes (1746-1828) è stato uno dei grandi protagonisti dell’arte spagnola del XVIII e XIX secolo.

Iniziò il proprio percorso con opere legate ai temi tradizionali, cari alla committenza, ma nel tempo il suo approccio alla pittura fu progressivamente modificato da una lucida interpretazione etica e morale della società spagnola del tempo, che lo portò alla critica del potere politico e religioso attraverso la satira sociale, alla rappresentazione della crudeltà della guerra e al sentimento di pietas verso gli emarginati, i poveri, i malati mentali.

In sintonia con la complessità storica che si trova a vivere, sperimentò dunque una rivoluzione: un cambiamento che espresse sia attraverso le immagini, sia trasformando la pittura in un linguaggio nuovo, in grado di rompere con le regole e l’imitazione dei modelli.

La pittura di Goya trasmigra dalla luce al buio, dalla pittura luminosa dei primi tempi alla “pinturas nigras”, una pittura della vecchiaia dai toni cupi, neri: quelli del suo corpo afflitto da una sordità crescente e del suo animo disilluso dalla Rivoluzione francese, da una società becera, che ritrae così satiricamente nei suoi Caprichos, dai disastri e dalle brutture che la guerra d’indipendenza spagnola segna sui corpi e nelle menti dei più deboli e degli emarginati sociali, come dipinti nei suoi quadri del ciclo “I disastri della guerra” o “Il Manicomio” o “Scena di inquisizione”.

Una trasmigrazione e un contrasto cromatico che la mostra enfatizza; il colore, le forme, la pittura acquistano un nuovo senso per Goya, e sono scelti non più in funzione della rappresentazione, bensì in funzione dell’espressione.

Per Goya il colore diventa un elemento autonomo, non serve alla verosimiglianza del soggetto quanto piuttosto a dare la ‘sensazione del soggetto. Il suo nero non è necessariamente buio o male, non è negazione del colore, ma colore che esprime drammaticità.

Questo passaggio diventerà fondamentale per la pittura dei posteri, e anche per questo Goya viene spesso considerato un artista-soglia tra due mondi. Le incisioni, soprattutto, hanno permesso a Goya di agire con quella libertà che non gli era concessa dai committenti delle opere di pittura – nel 1786 diventa Pittore del re, nel 1789 Pittore di Camera del re e nel 1799, addirittura, Primo Pittore di Camera del re -, maggiormente incagliate nella retorica di corte o nel racconto di temi tradizionali.

È alle incisioni che Goya affida il suo pensiero più intimo e libero, e a cui nel percorso di mostra viene data un’importanza speciale. Sebbene non manchino temi di costume, tuttavia, la maggior parte delle sue incisioni costituisce una critica, una ‘ribellione della ragione’ di fronte alla mancanza della ragione stessa nella barbarie bellica.

Sono una testimonianza di angoscia, di rifiuto, ma allo stesso tempo un richiamo al ritorno dell’ordine della ragione. L’allestimento a cura di Fabio Novembre, così come la videoinstallazione dedicata all’opera grafica di Goya, a cura di NEO (Narrative Environment Operas), sottolineano l’effetto luce/buio che è tratto distintivo dell’evoluzione artistica del pittore spagnolo. 

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Cultura

Arriva Halloween, le città italiane si preparano ad una notte di paura 

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AGI – Dolcetto o scherzetto? Halloween è alle porte e molte città si preparano ad accogliere zucche, ragnatele, zombie con spettacoli e ambientazioni horror. Di seguito una rassegna dei principali appuntamenti, città per città. 

Firenze

Il comune organizza per la settimana di Halloween una serie di appuntamenti in biblioteca dedicati ai più piccoli. Occasioni per riscoprire insieme ad animatori letture spaventose. Qui il programma di Halloween in biblioteca

Monza

Da domani, 31 ottobre, al via alla Reggia di Monza la tre giorni dedicata agli eventi di Halloween. Tra le storiche stanze della Villa Reale torneranno i personaggi della ‘Famiglia Addams’. È un format a base di spettacoli, performance, giocolerie, acrobazie, laboratori, balli, concerti e party, ideato da Saul Beretta, direttore artistico e creativo di Musicamorfosi. Si comincia domani martedì 31 ottobre: a partire dalle ore 16, nella Sala degli Specchi si svolgeranno le prove aperte dell’Orchestra Canova.

Nella Sala del Trono, “La Danza degli scheletri“, con la proiezione di vecchi e spaventosi cartoni animati, musicati dal vivo da tre jazzisti Dalle 20 a mezzanotte nel Salone da Ballo andrà in scena il Gran Ballo degli Addams: una serata per tangueri con musica dal vivo e le esibizioni di straordinari danzatori. A partire dalle 21.30, una Techno Party. Mercoledì 1 novembre nel Salone delle Feste èprevista una maratona di tango (fino alle 18.30) tra le opere d’arte della Biennale Giovani. Il musicista Hernàn Fassa, che suonerà il clavicembalo. Alle 16.30 ci sarà un nuovo appuntamento con la “La Danza degli scheletri” nella Sala del Trono. E protagoniste ancora l’Orchestra Canova e lo spettacolo TecnoParty. Gli spettacoli proseguiranno anche per tutto il 2 di novembre.
Martedì 31 ottobre (dalle ore 16) e mercoledì 1 novembre (dalle ore 15) torneranno i brividi e le emozioni dei voli vincolati in mongolfiera, decorata a tema Halloween. Da ultimo, sabato 4 novembre, a partire dalle 10.30, la Reggia di Monza ospiterà una prova aperta del Requiem di Mozart. 

Napoli

A Napoli il museo delle Scienze fino al 1 novembre saranno organizzati laboratori educativi, con science show dove si approfondiranno i temi legati al mondo ‘bizzarro’ di Halloween. 

“Fantasmi al Castello” è invece l’iniziativa organizzata dal Comune che l’ambizione di riscoprire la cultura dei morti napoletana. Le Anime Pezzentelle, spiritelli benigni che, secondo la tradizione tornano ogni anno il 2 novembre a popolare i palazzi che hanno abitato. Al Maschio Angioino. simbolo della città, una guida recitante porterà i visitatori a riscoprire le antiche leggende e tradizioni napoletane legate al culto dei morti.

Roma

A Roma, dal 28 al 31 ottobre i bambini mascherati e sotto i 10 anni potranno entrare al Bioparco a prezzo scontato. 

Torino

Sono numerosi gli appuntamenti sotto la Mole per celebrare la notte dei morti. Il 31 ottobre ci sarà un’apertura straordinaria del Museo Nazionale del Cinema, dove sarà possibile visitare la mostra “Il mondo di Tim Burton” e partecipare al contest per aggiudicarti una locandina firmata dal regista. Ovviamente chi si presenta in maschera avrà diritto ad una riduzione sull’ingresso. 

Ai giardini Reali Giardini Reali, (Piazzetta Reale 1) alle ore 22.30 si svolgerà il rito di Samonios, la cerimonia celtica che celebrava la fine dell’anno e l’inizio di quello nuovo.

Al Parco della Pellerina il Luna Park autunnale sarà addobbato a tema Halloween con la possibilità di partecipare in costume ad una sfilata dedicata.

Bologna

Per i bambini non mancano le offerte di divertimento. La storia di Bologna tramanda tantissimi racconti di streghe e magie, riti e cricche, pozioni e torture che potranno essere scoperte con lo spettacolo “L’offerta del diavolo“. Una festa itinerante dove i ragazzi potranno scoprire come la città nasconda tra le pieghe delle sue vesti millenarie trame da film di paura. Come storie di uomini che hanno venduto l’anima al diavolo, per ottenere in cambio ricchezze, favori inimmaginabili o eterna giovinezza. Lungo il Canale di Reno, in pieno centro storico, nella notte dei morti non morti, alcuni personaggi tornano dal luogo del loro tormento per cercare quello che gli è stato negato da una sorte terribile. Devono trovare i responsabili della loro pena, vogliono vendetta. Vogliono seminare nel mondo dei vivi la loro disperazione.

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Cultura

Fiorello: “Non condurrò mai Sanremo: non è mio mestiere”

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AGI – “Condurre Sanremo? Non è il mio mestiere, non lo avete ancora capito? Quando mi chiedono ‘quando condurrai Sanremo’ non dico che mi offendo ma quasi. Io faccio altro, se conducessi Sanremo dopo la quarta canzone presentata mi sarei già stufato”. Lo ha detto Fiorello rispondendo a una domanda su Sanremo nel corso della conferenza stampa di presentazione del programma Viva Rai2!.

“Ho fatto cinque Sanremo di fila – ha ricordato – quest’anno andremo molto probabilmente, sicuramente. Ci andiamo?” ha chiesto all’ad Rai, Roberto Sergio, seduto al suo fianco nella sala di via Asiago. “Sì, andremo” ha risposto l’ad. 

“Come ospite o come concorrente mi piacerebbe vedere Calcutta sul palco di Sanremo“. Lo ha detto Fiorello rispondendo ai giornalisti al termine della conferenza stampa di presentazione di ‘Viva Rai2!’ a viale Asiago

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Cultura

‘Peda’gio’ di Carolina Markowicz trionfa alla Festa del cinema di Roma

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AGI – ‘Peda’gio (Toll)’ di Carolina Markowicz vince il premio come miglior film della 18esima Festa del cinema di Roma. Il riconoscimento è stato assegnato da una giuria presieduta dall’attore, regista e produttore Gael Garcia Bernal e composta dalla regista britannica Sarah Gavron, dal regista, sceneggiatore e poeta finlandese Mikko Myllylahti, dall’attore e regista francese Melvil Poupaud e dall’attrice e regista italiana Jasmine Trinca.

Il film di Markowicz, una produzione Brasile/Portogallo, è interpretato da Maeve Jinkings, Kauan Alvarenga, Thoma’s Aquino, Aline Marta Maia e Isac Graca. Il film è ambientato a Cubatao, città della regione metropolitana di Sao Paulo, che si vanta di un primato ecologico ma è tra le più industrializzate del Brasile, sospesa tra il verde della campagna e i fumi della polluzione.

Lo skyline contraddittorio di Cubatao domina il secondo film di Carolina Markowicz (autrice del durissimo ‘Charcoal’, 2022), e tra le pieghe della città si muovono Suellen, addetta al pagamento del pedaggio sulla trafficatissima autostrada, e suo figlio Tiquinho, diciassettenne appassionato di dive classiche, che si riprende mimando le loro canzoni, indossando golfini rosa e circondato di luci stroboscopiche. Le esibizioni di Tiquinho finiscono on line e Suellen è in imbarazzo, per cui decide di iscrivere il figlio a un seminario di riconversione sessuale. Surreale e quotidiano, un dramma di tutti i giorni intinto nell’ironia.

Gli altri riconoscimenti

‘C’è ancora domani’ di Paola Cortellesi vince due importanti riconoscimenti, il premi speciali della Giuria (insieme a ‘Achilles’ di Farhad Delaram e ‘The Monk and The Gun’ di Pawo Choyning Dorji) e il Premio del Pubblico.

Il Gran Premio della Giuria va a ‘Urotcite Na Blaga (Blaga’s Lessons)’ di Stephan Komandarev, quello che la miglior regia a Joachim Lafosse per ‘Un silence (A Silence)’. Miglior attrice – Premio “Monica Vitti” va a Alba Rohrwacher per ‘Mi fanno male i capelli’, mentre quello per miglior attore – Premio “Vittorio Gassman” a Herbert Nordrum per ‘Hypnosen (The Hypnosis)’. Miglior sceneggiatura della festa del cinema a Asli Ozge per lack Box. 

Una giuria presieduta dal cineasta Paolo Virzì e composta dalla produttrice e distributrice francese Adeline Fontan Tessaur e la drammaturga e sceneggiatrice Abi Morgan ha assegnato il Premio Miglior Opera Prima Bnl Bnp Paribas (scelta fra i titoli delle sezioni Concorso Progressive Cinema, Freestyle e Grand Public), al film: ‘Cottontail’ di Patrick Dickinson. Sono state inoltre assegnate due Menzioni Speciali Miglior Opera Prima Bnl Bnp Paribas ai film ‘C’è ancora domani’ di Paola Cortellesi e ‘Avant que les flammes ne s’eteignent (After the fire)’ di Mehdi Fikri.

Una giuria presieduta dall’attrice francese Philippine Leroy-Beaulieu e composta dal regista e sceneggiatore italiano Alessandro Aronadio e la sceneggiatrice italiana Lisa Nur Sultanha assegnato il Premio “Ugo Tognazzi” alla Miglior commedia (scelta fra i titoli delle sezioni Concorso Progressive Cinema, Freestyle e Grand Public), al film ‘Jules’ di Marc Turtletaub. È stata inoltre assegnata la Menzione Speciale del Premio “Ugo Tognazzi” ad Asta Kamma August e Herbert Nordrum per ‘Hypnosen (The Hypnosis)’.

Lo scorso maggio è stato lanciato il bando per il Premio SIAE Cinema che va al progetto con la migliore sceneggiatura – scritta da uno sceneggiatore o una sceneggiatrice under 35 di nazionalità italiana o residente stabilmente in Italia – per la realizzazione di un’opera prima o seconda. Il riconoscimento del valore di 150 mila euro è destinato alla produzione italiana che realizzerà il film tratto dalla sceneggiatura vincitrice. I progetti sono stati valutati da una giuria composta dallo sceneggiatore Nicola Guaglianone, il produttore cinematografico Carlo Cresto-Dina e il compositore Pivio che ha premiato ‘Il primo figlio’ di Mara Fondacaro. 

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Cultura

“Il potere di uccidere”. Il giallo di Roncone che racconta Roma e la politica  

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AGI – Non dite che “Il potere di uccidere” di Fabrizio Roncone è un romanzo giallo. La storia misteriosa c’è, l’indagine e i carabinieri pure. E nelle pagine spuntano killer e politici senza scrupoli. Ma “Il potere di uccidere” va oltre.  Il libro, edito da Marsilio, è una finestra su Roma, sulla ‘grande bellezza’ che troppo spesso rimane ostaggio della sua antitesi, la ‘grande bruttezza’ che contagia modi di essere e di pensare degli eredi di Romolo e Remo. Il volume è anche un ritratto del Potere, con le sue liturgie e i suoi lati più oscuri. Una fotografia scattata dall’inviato del ‘Corriere della Sera’, noto per essere il più beffardo dei castigatori della casta. 

Nelle 270 pagine convivono almeno tre libri diversi, che tengono incollati gli appassionati della politica e gli amanti della città eterna. Il protagonista è un ex giornalista licenziato per aver dato uno schiaffone al ministro dell’Interno. Chissà se è mai stato un desiderio dell’autore. Il suo alter ego letterario ha aperto una vineria nel cuore di Roma ma si occuperà di un caso spinoso: cercare il figlio del vecchio capo della tipografia del giornale, misteriosamente scomparso dopo aver lavorato come autista per un politico corrotto, l’onorevole Pignataro, uno di quelli senza coscienza, con una Jaguar e un odio viscerale verso il suocero. 

Quella della politica non è l’unica pista su cui si concentreranno Paraldi e la sua amica Chicca, di vent’anni più giovane, innamorata di lui da tempo. Impressiona la capacità di Roncone di illuminare dettagli che arricchiscono il racconto e l’uso della tagliente ironia che è il suo marchio di fabbrica. Con una vena di speranza che s’intravede tra le righe e senza i moralismi tipici di una parte dei cronisti che raccontano la politica: “Meritano rispetto le nostre esistenze, che sono quasi sempre disperati tentativi di restare in bilico sul precipizio. Paraldi ancora guarda giù, certe volte” scrive Roncone. Disincantato ma pronto a tutto, con lo sguardo dei vecchi cronisti che del precipizio hanno fatto un’arte. Quella di stare al mondo.

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